La ricchezza, la bellezza e il fascino di Urbino è tale che non si può descriverla con un singolo articolo,
per cui intitoleremo questo breve testo, che suggerisce solo alcuni punti salienti della città, come un itinerario, uno dei tanti possibili.

Iniziamo dal Palazzo Ducale, opera rinascimentale risalente in gran parte al grande mecenate
Federico da Montefeltro e commissionata a Luciano Laurana e Francesco di Giorgio
Martini.
Questa fu anche la dimora di Giuliano de’ Medici ma anche di Pietro Bembo e di
Baldassarre Castiglione dal 1504.

Il Palazzo è ora sede della straordinaria collezione della Galleria Nazionale delle Marche
che ospita capolavori assoluti del Rinascimento italiano tra cui la famosa Flagellazione e
la Madonna di Senigallia, (entrambe di Piero della Francesca) la Muta di Raffaello,
la Città ideale di Luciano Laurana e Leon Batista Alberti.

Non lontano sono da visitare gli Oratori di San Giovanni e San Giuseppe, che custodiscono due gioielli della città.
Nel primo, di San Giovanni, è conservato un ciclo di affreschi del primo Quattrocento,
eseguito dai fratelli Salimbeni di Sanseverino, testimoni del “gotico internazionale”.
L’Oratorio di S. Giuseppe invece ospita un bel presepe dell’urbinate Federico Brandani, gruppo
scultoreo in gesso a dimensioni naturali realizzato tra il 1545 e il 1550.

Appena fuori Urbino merita una visita anche il Mausoleo dei Montefeltro: la chiesa di San Bernardino in cui riposano
Federico da Montefetrlo e Guidobaldo, suo figlio.
La chiesa venne costruita per disposizione di Federico da Montefeltro dopo la sua morte, a
partire dal 1482 al 1491 circa, come luogo per la sua sepoltura e per quella dei suoi
successori (Mausoleo Ducale).

Il progetto e la successiva realizzazione dell’opera
vengono oggi attribuiti all’architetto ducale Francesco di Giorgio Martini (con l’aiuto nella
direzione dei lavori del giovane e promettente Donato Bramante).
L’edificio presenta una limpida nitidezza architettonica, tipica del Rinascimento urbinate.