Parliamo Sant’Agata Feltria, un comune dell’entroterra marecchiese che richiama atmosfere come quella di Genova secondo Skyscanner, che lo ha incluso tra i 20 paesi più belli d’Italia nel 2016.

Sant’Agata Feltria merita una visita per diverse ragioni: è il regno del tartufo bianco pregiato e del formaggio di fossa, ospita spesso eventi molto interessanti come i mercatini natalizi o come le storie medievali nella prossima estate, possiede strutture architettoniche di sicuro interesse.

Una di queste è la Rocca dei Fregoso, simbolo del paese, aggrappata alla “pietra arenaria”, che secondo la leggenda rovinò a valle in tempi antichissimi dalle pendici di monte Ercole. Il primo nucleo risale al XII secolo, ed è composto dalla torre poligonale “di Simonetto Fregoso”; successive espansioni quattrocentesche furono commissionate da Federico da Montefeltro probabilmente con la partecipazione dell’architetto Francesco di Giorgio Martini.

All’interno del centro storico si snoda il “percorso delle fontane”, un itinerario attraverso le vie del paese alla ricerca di tre fontane opera di artisti moderni e contemporanei tra cui si ricorda la fontana della Lumaca, nata da un’idea del poeta Tonino Guerra, realizzata dal mosaicista ravennate Marco Bravura e posizionata caratteristicamente in piazzale Martiri d’Ungheria.