Sant’Angelo in Vado sorge sulle rovine della antica Tiphernum Mataurense denominazione che deriva da tipher o tifia, pianta acquatica che si sviluppa nelle zone paludose.

La sua storia racconta che dopo le distruzioni dovute alle invasioni barbariche, i Longobardi ricostruirono il nuovo abitato sulle rovine della città romana quasi completamente ricoperte dai terreni alluvionali, e lo dedicarono all’arcangelo Michele, di qui il nome di Sant’Angelo.

La seconda parte del nome “in Vado” fu aggiunta successivamente e sarebbe da attribuire al fatto che per raggiungere i due tronconi della città adagiata sulle rive del fiume, si dovesse “guadare” il Metauro.

L’evento di maggiore importanza che interessa questo grazioso borgo è la fiera nazionale del tartufo bianco pregiato, che si svolge ogni anno in ottobre.