Urbania, cittadina ricca di monumenti, è posta al centro dell’alta valle del Metauro ed è lambita per tre lati dal fiume che scorre a ridosso delle antiche mura.

Nata nel medioevo come Castel delle Ripe, sorgeva sui colli della riva sinistra del Metauro.
Distrutta nel 1277 dal ghibellino Galasso da Montefeltro, fu ricostruita nel 1284 dal legato papale Guglielmo Durante che la fortificò con un castello munito di potenti mura con il fiume che le scorreva attorno.

Da questo periodo, a ricordo del suo fondatore, fu chiamata Casteldurante.
Mutò la sua denominazione in Urbania nel 1636, in onore di papa Urbano VIII che la elevò a città e diocesi.

Molto nota per la sua industria della maiolica che divenne intorno ai primi decenni del XVI secolo una delle più significative, assieme a quella di Faenza, grazie all’impulso conferito dai maestri Giovanni Maria e Niccolò Pellipario.

Il primo pezzo documentato di Maria risalì al 1510 e fu un piatto raffigurante lo stemma di papa Giulio II. Pellipario, invece, introdusse la decorazione a “istoriato”, ossia un tema figurativo che occupò tutto la pianta ceramica. Tra i servizi firmati da lui si annoverarono quello Correr e l’Este Gonzaga.