Nel borgo di Verucchio, domina con il suo antico fascino la Rocca Malatestiana teatro anch’essa delle lotte delle signorie rinascimentali.
La rocca del sasso era già esistente alla fine del XII sec. quando fu acquistata dai Malatesta.
Nel secolo successivo venne riedificata da Malatesta di Verucchio, il Mastin Vecchio citato da Dante, e continuò ad essere modernizzata durante la sua appartenenza alla casata.

Gli ultimi interventi furono eseguiti sotto Sigismondo Pandolfo Malatesta nel ‘400, il quale rifortificò tutto il borgo di Verucchio per difenderlo dalle nuove tecniche di assedio utilizzate con l’avvento delle rudimentali armi da fuoco.
Nonostante queste opere di fortificazione, il castello fu conquistato da Federico da Montefeltro nel 1462 con l’aiuto delle forze papali.

Alla decadenza dei Montefeltro, la rocca passò sotto il controllo dello stato pontificio, diventando residenza dei nuovi governatori di Verucchio, perdendo nel tempo le prerogative militari per il quale era stata concepita.

Attualmente la rocca è accessibile al pubblico e si può visitare ad iniziare dal cortile interno, i resti della torre del Mastin vecchio, il palazzo Baronale, la sala Magna dove ammirare sul fondo l’albero genealogico dei Malatesta.
Il borgo di Verucchio cinge la rocca con le sue mura medievali e nella località una tappa è auspicabile anche al museo civico archeologico.