I PAESAGGI RITROVATI

L’opportunità di trovarsi di fronte ai Paesaggi dipinti cinque secoli fa da Leonardo da Vinci, Piero della Francesca e Raffaello è un’esperienza davvero esaltante ed unica.
Si attraversa un Paesaggio ancora oggi pressoché intatto, che l’uomo ha saggiamente saputo tutelare e conservare. Le grandi e moderne arterie sono distanti come, per fortuna, il chiasso e il trambusto della vita di città.
Se il Paesaggio dell’urbinate si riconosce per la particolarità delle sue forme gentili che trasmettono immediate sensazioni di armonia e dolcezza, quello della Valmarecchia si distingue per la spettacolarità di elementi completamente differenti: rupi, balze, pinnacoli, guglie che spuntano lungo i fiumi un tempo ricchissimi d’acqua.
Alla fine del nostro percorso, quando finalmente si arriva sul “luogo”, si scopre d’aver raggiunto anche il traguardo di ogni emozione. I nostri piedi, finalmente, camminano sulle stesse impronte impresse dai grandi artisti che scelsero questi Paesaggi per i fondali delle proprie opere.
In un attimo, inconsapevolmente, non solo si è sbalzati a ritroso nel tempo, ma si capisce di essere protagonisti e complici con l’autore, dell’opera e del grande progetto. Allora si allunga lo sguardo sulla valle che trabocca di meraviglie e, con un ‘volo d’uccello’ proprio come fece Piero, ci si ritrova felicemente persi, avvolti nell’incantesimo di ogni elemento: acque, cielo e colline infinite fino all’orizzonte. Se poi ricolleghiamo che l’emozione sul quel paesaggio perdura da oltre 500 anni, allora ciò che arriva al cuore per la consapevolezza della grandiosità e del fascino accresciuto, diventa vera tempesta emozionale.
Ecco lo scopo di Montefeltro Vedute Rinascimentali: ridare nuova vita ai paesaggi ritrovati in ogni loro aspetto storico-culturale e turistico.