Casteldelci è un piccolo borgo incastonato nel verde appenninico, punto d’incrocio tra tre regioni: Marche, Toscana ed Emilia-Romagna.

Il territorio comunale si estende prevalentemente sui due versanti della valle del torrente Senatello, affluente di sinistra del Fiume Marecchia, a quota 436 m.s.l.m con rilievi che arrivano fino a 1355 m.s.l.m.

“Casale d’Ilice”, nome storico ritrovato in alcuni documenti del XII sec., fu prima sotto la giurisdizione dei Vescovi da Montefeltro, poi del rettore della Massa Trabaria, per passare infine ai Della Faggiola.
Successivamente Casteledelci appartenne ai Prefetti da Vico, poi a Guidobaldo da Montefeltro , per passare infine a Cesare Borgia (1502 – 1508), a Lorenzo de’ Medici (1517), al Comune di Firenze (1518) e nuovamente ai Duchi di Urbino (1522).

Attualmente il centro di Casteldelci è armonioso ed emana atmosfere medievali, chiuso in antiche mura e ben restaurato in tutte le sue parti, offre una sensazione di particolare serenità.

È persino impressionante il verde che a colpo d’occhio avvolge tutto il borgo, di una ricchezzza e densità non riscontrabile in nessun altro luogo del territorio di Pesaro e Urbino.

È un paesaggio spesso ancora integro, nel quale si possono ammirare importanti eredità del passato come Ponte Vecchio, la Torre di Monte, la Torre civica ora campanile, ed un museo civico.

Per gli amanti delle escursioni il territorio di Casteldelci è ricco di sentieri e mulattiere, percorribili a piedi e a cavallo, un territorio che offre, oltre alla bellezza e all’integrità dell’ambiente naturale i prodotti tipici della montagna, in particolare formaggio pecorino e salumi.