Piobbico è un comune di origine medievale situato in una verdeggiante valle dell’entroterra marchigiano, dominato dall’imponente mole del monte Nerone, una delle più alte vette dell’Appennino Umbro-Marchigiano.

Al centro dell’abitato la confluenza dei due fiumi, il Candigliano e il Biscubio, che caratterizzano il paesaggio tra pendii, forre e spettacolari canyon scavati nella roccia calcarea.

Storicamente la presenza dei fiumi e delle cavità naturali consentirono l’insediamento fin dalla preistoria di alcune popolazioni su questi territori, come testimoniano alcuni ritrovamenti, frecce ed utensili vari, fino alle tracce degli etruschi e dei romani.

La storia più nota del paese si identifica con la famiglia dei Brancaleoni, capitani di ventura ai quali fu affidato il territorio di Piobbico come feudo intorno all’anno 1000 e che fu da essi guidato per ben cinque secoli.

La loro pregevole eredità, il castello dei Brancaleoni, situato sulla collina che domina la confluenza dei fiumi, fu edificato nel XIII secolo, si sviluppò nei secoli successivi e mostra ancora i vari corpi costitutivi e vari stili architettonici che si sovrappongono armoniosamente.

Vi si trovano affreschi e decorazioni a stucco, opera di Federico Brandani; ospita, oltre al museo civico, una ricca sezione geo-paleontologica ed espone testimonianze della famiglia Brancaleoni con vestiti e gioielli.
Di particolare pregio sono il cortile d’onore e la Camera Greca.